Rosso, piccante e… fortunato! Il peperoncino è iconico nella nostra cultura, arricchisce i piatti di un sapore unico e fa anche tanto bene alla salute. Per esempio, sapevi che è un grande alleato della salute cardiovascolare e che è ricchissimo di vitamina C?
In questo articolo conosceremo meglio i benefici del peperoncino e tutte le sue incredibili proprietà.
Nutrienti e proprietà del peperoncino
Il peperoncino è un ortaggio che viene usato fresco o secco come spezia, donando il caratteristico sapore piccante a piatti e bevande. Ce ne sono di tantissimi tipi, di forma e colore diversi: solitamente sono rossi, gialli, verdi o violacei e hanno la tipica forma “a cornetto” oppure più simile a un piccolo peperone.
Il peperoncino è privo di colesterolo e ricco di vitamine, carotenoidi e sali minerali. Non ha una grande quantità né di grassi né di proteine, contiene invece fibre.
Essendo ricco di vitamina C ha un buon potere antiossidante ed è un alleato del sistema immunitario. Tra gli altri nutrienti di cui è ricco troviamo:
- vitamina A, E, K, folati e vitamine del gruppo B;
- magnesio, potassio, manganese, calcio, fosforo;
- selenio e flavonoidi.
Il peperoncino è composto principalmente da capsaicina, un principio attivo da cui dipendono parecchie sue proprietà benefiche.
Capsaicina: benefici e 3 curiosità
- La capsaicina ha proprietà antidolorifiche, antibatteriche, analgesiche e antidiabetiche. Si trova anche nella paprika ed è la responsabile del gusto piccante.
- È vero che il peperoncino è afrodisiaco? Più o meno! Sembrerebbe infatti che in risposta alla piccantezza, l’organismo produce endorfine, che donano tranquillità, migliorano il senso di benessere, aumenta il battito cardiaco e la temperatura corporea sale a causa della vasodilatazione.
- Hai notato che nelle gare di mangiatori di peperoncini non c’è mai acqua fresca per darsi sollievo ma un bicchiere di latte? Questo perché l’acqua, contro la piccantezza, può ben poco! La capsaicina è liposolubile, si dissolve cioè in presenza di grassi. Ecco perché per spegnere il piccante bisogna ingerire latte, formaggi o pane all’olio.
Peperoncino: a cosa fa bene?
Il peperoncino è davvero benefico per la salute cardiovascolare: migliora la circolazione, ha proprietà cardioprotettive e mantiene elastici i capillari contrastando l’accumulo di colesterolo e l’aumento della pressione sanguigna.
Ha effetti positivi sul metabolismo e sulla peristalsi, perché favorisce il transito intestinale e l’evacuazione evitando la formazione di gas. Anche altre spezie e cibi piccanti hanno effetti benefici su stomaco e intestino, ti consigliamo di approfondire nell’articolo “I benefici delle spezie: perché fanno bene all’intestino”.

Per chi è sconsigliato mangiare peperoncino?
Il peperoncino è sconsigliato in caso di problemi gastrointestinali e disturbi correlati, soprattutto quando sono in fase acuta. In particolare:
- reflusso gastroesofageo;
- acidità di stomaco;
- intestino irritabile (IBS);
- gastrite;
- ulcere;
- ragadi ed emorroidi;
- patologie esofagee.
Dovrebbero evitarlo anche donne in gravidanza e allattamento e i bambini piccoli, in quanto considerato troppo irritante.
Come usare il peperoncino in cucina?

- Primi e salse: dalla celebre aglio olio e peperoncino fino al sugo all’arrabbiata, ma anche in un ramen orientale.
- Infusi: usato in piccole quantità può diventare un ingrediente di mocktail o acque aromatizzate.
- Contorni: le bietole saltate sono ottime con un pizzico di peperoncino! Per le patate invece, prova con la paprika.
- Marinate per carni bianche, pesce e tofu: se ben bilanciate, esalteranno i sapori della materia prima.
- Olio: il famoso olio al peperoncino può davvero caricare di gusto bruschette, insalate e panificati fatti in casa.
- Dolci: il peperoncino si sposa molto bene con il cioccolato, puoi sbizzarrirti con torte o monoporzioni dal gusto deciso e intenso.
Insomma, il peperoncino non è solo un semplice condimento: oltre a dare carattere ai tuoi piatti, si rivela un alleato prezioso per il tuo benessere e un ingrediente da avere sempre in dispensa per insaporire piatti salutari limitando anche l’utilizzo di sale.