Qui i vari principi alimentari (proteine, carboidrati, lipidi), che non possono essere assorbiti come tali, vengono metabolizzati in nutrienti, molecole assorbibili che li costituiscono. Le
proteine, ad esempio, vengono spezzettate fino ad ottenere gli amminoacidi, i carboidrati vengono spacchettati in molecole di zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, galattosio) e i lipidi in acidi grassi o colesterolo.
È come se stessimo smontando una libreria per ottenere, separatamente, tutti gli scaffali da cui è composta. Solo così potremmo farla passare dalla porta e quindi trasferirla dal soggiorno alla camera. Immaginiamo che le proteine, i grassi e i carboidrati siano la libreria; gli amminoacidi, gli zuccheri semplici e gli acidi grassi saranno gli scaffali; la parete intestinale è la porta, il soggiorno l’interno dell’intestino e la camera il nostro sangue.
Questa opera di “scomposizione” fa parte del processo digestivo e viene fatta da vari enzimi che si trovano nell’intestino, specifici per ogni principio alimentare. A questo punto la molecola viene assorbita e passa nel circolo linfatico (se si tratta di acidi grassi e colesterolo) o in
quello ematico (zuccheri, amminoacidi, vitamine, ecc).